VINCI UNA COPIA DI “COMMENTO D’AUTORE” DI FABRIZIO VALENZA

Volete vincere una copia del nuovo romanzo horror di Fabrizio Valenza, Commento d'autore, in uscita nel mese di marzo 2011 per i tipi di Linee Inifinte?

copertinadefinitivamedia
 
Volete divertirvi creando un booktrailer originale per accompagnare l'uscita del romanzo?
 
Non dovete che partecipare al nuovo contest, che inizia il 7 marzo e termina il 25 marzo. Sbrigatevi, perché rimangono solo 19 giorni.
 
Cosa si deve fare? Non è difficile. Basta…
 
1)      guardare il booktrailer provvisorio a questo indirizzo:
http://www.youtube.com/watch?v=udWTrbdW484
2)      crearne uno della medesima durata, utilizzando le stesse parole e la stessa canzone di Elvis Presley, A little less conversation, ma con immagini o video del tutto originali, indicando nei titoli finali il creatore del video. È possibile scaricare la copertina definitiva dal link:
http://geshwa.files.wordpress.com/2011/03/copertinadefinitivapiccola.jpg?w=400&h=608
3) caricarlo su youtube, inviandomi subito dopo il link del video, con oggetto: "partecipazione al contest booktrailer originale per commento d'autore", tramite un messaggio privato su facebook o scrivendo all'indirizzo mail valenza.fabrizio[chiocciola]gmail.com
 
I tre migliori video vinceranno una copia del romanzo e il migliore in assoluto diverrà il booktrailer ufficiale del libro.
 
Perciò affrettati e… via con il divertimento!
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Fabrizio Valenzaè nato a Verona il 3 aprile 1972 e scrive fin dall’età di 12 anni. Laureato in Filosofia presso l’Università di Verona, e in Scienze Religiose sempre nella stessa città, insegna Religione Cattolica presso la Scuola dell’Infanzia. Il suo esordio si ha con il fantasy Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde, primo romanzo della saga Storia di Geshwa Olers, pubblicato nel novembre 2008 da L’Età dell’Acquario, cui ha fatto seguito La faida dei Logontras. Nel 2009 pubblica il romance La ragazza della tempesta e dal 2010 vedono la luce alcuni racconti horror, molto apprezzati (su Altrisogni, Dbooks Editore, e Storie di draghi, demoni e condottieri, Edizioni Domino).
            La sua poetica fa riferimento a un mondo più vasto da lui creato e che comprende progetti pittorici, letterari e musicali di altri artisti. Il suo immaginario si radica nella mitologia e nelle leggende tipiche di Verona e di tutta Italia, dando concretezza a quel fantasy in chiave italiana che va sempre più delineandosi come narrativa fantastica di ambientazione mediterranea, cui ha partecipato fattivamente con articoli e conferenze. Scrive di tutto. I generi per lui non costituiscono un limite ma un'opportunità.
            È tra i fondatori dell'esordiente Associazione Culturale “Piazza dei Bardi”, tesa a promuovere eventi culturali (non solo fantasy) a 360°. Dal 2011 è Direttore Editoriale della rivista on-line Fantasy Planet, sulla quale scrive con una rubrica dedicata a Stephen King, e con il blog Il cielo nel libro, dedicato al mondo fantasy italiano, entra nella lista dei blog d'autore del portale multiblog Hotmag, di Paolo Roversi.
 
http://hotmag.me/geshwa
http://geshwa.wordpress.com
http://hotmag.me/cielo
www.fabriziovalenza.com

da FB: Hai letto più di sei di questi libri?

La BBC afferma che la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella seguente lista.
 
Istruzioni: Copia questo messaggio nelle tue note. Metti in neretto i libri che hai letto interamente e in corsivo quelli che hai iniziato ma non hai finito. "Tagga" i tuoi amici appassionati lettori e anche me, così posso vedere il tuo risultato.
 
 
1 Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
 
2 Il Signore degli Anelli – JRR Tolkien 
 
3 Il Profeta – Kahlil Gibran
 
4 Harry Potter – JK Rowling
 
5 Se questo è un uomo – Primo Levi
 
6 La Bibbia – Autori vari
 
7 Cime Tempestose– Emily Bronte
 
8 1984– George Orwell
 
9 I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni 
 
10 La Divina Commedia – Dante Alighieri
 
11 Piccole Donne – Louisa M Alcott
 
12 Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
 
13 Comma 22 – Joseph Heller
 
14. L'opera completa di Shakespeare
 
15 Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani
 
16 Lo Hobbit – JRR Tolkien
 
17 Il Nome della Rosa – Umberto Eco
 
18 Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa
 
19 Il Processo –  Franz Kafka
 
20 Le Affinità Elettive – Goethe
 
21 Via col Vento – Margaret Mitchell
 
22 Il Grande Gatsby – F Scott Fitzgerald
 
23 Bleak House – Charles Dickens
 
24 Guerra e Pace – Leo Tolstoy
 
25 Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
 
26 Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
 
27 Delitto e Castigo– Fyodor Dostoyevsky
 
28 Odissea – Omero
 
29 Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
 
30 L'insostenibile leggerezza dell'essere – Milan Kundera 
 
31 Anna Karenina – Leo Tolstoy
 
32 David Copperfield – Charles Dickens
 
33 Le Cronache di Narnia – CS Lewis
 
34 Emma – Jane Austen
 
35 Cuore – Edmondo de Amicis
 
36 La Coscienza di Zeno – Italo Svevo
 
37 Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
 
38 Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
 
39 Memorie di una Geisha – Arthur Golden
 
40 Winnie the Pooh – AA Milne
 
41 La Fattoria degli Animali – George Orwell
 
42 Il Codice da Vinci – Dan Brown
 
43 Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
 
 44 Il Barone Rampante – Italo Calvino
 
 45 Gli Indifferenti – Alberto Moravia
 
 46 Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
 
 47 I Malavoglia – Giovanni Verga
 
 48 Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
 
 49 Il Signore delle Mosche – William Golding
 
 50 Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
 
 51  Vita di Pi – Yann Martel
 
 52 Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway
 
 53 Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
 
 54 I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
 
 55 Le Avventure di Pinocchio –  Collodi
 
 56 L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
 
 57 Siddharta – Hermann Hesse
 
 58 Brave New World – Aldous Huxley
 
 59 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
 
 60 L'Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
 
 61 Of Mice and Men – John Steinbeck
 
 62 Lolita – Vladimir Nabokov
 
 63 Il Commissario Maigret – George Simenon
 
 64 Amabili resti – Alice Sebold
 
 65 Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
 
 66 Sulla Strada – Jack Kerouac
 
 67 La luna e i Falò – Cesare Pavese
 
 68 Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
 
 69 Midnight’s Children – Salman Rushdie
 
 70 Moby Dick – Herman Melville
 
 71 Oliver Twist – Charles Dickens
 
 72 Dracula – Bram Stoker
 
 73 Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome 
 
 74 Notes From A Small Island – Bill Bryson
 
 75 Ulysses – James Joyce
 
 76 I Buddenbroock – Thomas Mann
 
 77 Il buio oltre la siepe – Harper Lee
 
 78 Germinal – Emile Zola
 
 79 Vanity Fair – William Makepeace Thackeray
 
 80 Possession – AS Byatt
 
 81 A Christmas Carol – Charles Dickens
 
 82 Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
 
 83 Il Colore Viola – Alice Walker
 
 84 Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
 
 85 Madame Bovary – Gustave Flaubert
 
 86 A Fine Balance – Rohinton Mistry
 
 87 Charlotte’s Web – EB White
 
 88 Il Rosso e il Nero – Stendhal
 
 89 Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
 
 90 The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
 
 91 Cuore di tenebra – Joseph Conrad 
 
 92 Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery
 
93 The Wasp Factory – Iain Banks
 
94 Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
 
95 Un Uomo – Oriana Fallaci
 
96 Il Giovane Holden – Salinger
 
97 I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
 
98 Amleto– William Shakespeare
 
99 La fabbrica di cioccolato – Roald Dah
 
100 I Miserabili – Victor Hugo

QUANDO TI INNAMORI

Dunque, l’altra sera stavo chiacchierando con Kriss. Non riporto tutta la conversazione (si parlava di racconti, tra le altre cose) perché la cosa importante è che a un certo punto è stata pronunciata la parola “cyberpunk”.
Così, rimugina che ti rimugina, mi metto a frugare nella cartella degli ebook in cerca di materiale di lettura e trovo niente meno che il “Neuromante” di William Gibson.
Ottimo”, mi dico.
Apro il file e leggo le prime due righe: “Il cielo sopra il porto era del colore di uno schermo televisi­vo sintonizzato su un canale morto”.
È partito l’effetto “Koji Suzuki” (ovvero il mio colpo di fulmine letterario, il cui ricordo più intenso è senza dubbio quello del primo incontro con “The Ring”, il romanzo), amore incontrollato, ribaltamento dello stomaco, mezzo attacco cardiaco e sono andata giù di testa, fino a che non l’ho finito (anche se tra i mille impegni di un week end piuttosto intenso).
Sono ufficialmente innamorata di questo romanzo e di quest’uomo! Tant’è che, tempo zero, avevo già ordinato in biblioteca tutto quello che avevano disponibile. Perché (ed è una cosa che dico spesso) i libri, come tutte le cose, devono arrivare nel momento giusto. E visto che stavo cercando qualcosa che mi facesse questo effetto e l’ho trovata, sono decisamente soddisfatta.
 
Comunque, il parere della lettrice sul Neuromante è: Oh mio Dio!
Quello della scrittrice è: una figata pazzesca.
E scusate il tecnicismo.

RETURNING MY SISTER’S FACE

More about Returning My Sister's Face

Ho preso questo libro di racconti per capire come un’autrice americana avesse trattato lo spostamento delle leggende orientali al mondo della narrativa fantastica. Mi interessava confrontarmi con la lettura di un testo che potesse essere vicino a certi racconti che ho scritto o a Racconti di viaggio del monaco Kyoshi. L’ho preso per mestiere e anche per passione, certo, ma soprattutto per poter imparare.
Quando, però, questo piccolo incantevole libro è arrivato a casa mia e ho potuto ammirarne la fattura me ne sono letteralmente innamorata.
È un testo bellissimo, anche come oggetto. La copertina è splendida, l’impaginazione ottima, l’introduzione interessante e i titoli dei racconti mi hanno fatto sentire a casa.
Ora, purtroppo, non ho il tempo per iniziare subito la lettura, ma anche solo tenerlo in mano mi ha davvero emozionata.
Credo che sarà una lettura più di piacere, che non di mestiere, dopotutto.

UN PO’ DI PARERI SPARSI

In questo ultimo periodo sono stata piuttosto assente e non mi sono concessa troppo commenti su libri, film o altro.

Però ci sono alcune cose di cui volevo parlare. Allora ho pensato di fare un riassunto, di segnarmi alcune cose e di condividere alcune considerazioni.

 

Inizierei con la lettura del romanzo di Chiara Guidarini, Io, Virginia:

 

A me è piaciuto molto. Mi ha commossa. Ho trovato molto buona la costruzione dei due personaggi femminili, Sara e Virginia, e anche tutta la costruzione della vicenda parallela e il modo in cui le due storie si uniscono. L’ho letto con piacere, trovando nell’approfondimento psicologico il suo maggior, ma non unico pregio.

 

Ho poi letto anche Il Sentiero di legno e sangue di Luca Tarenzi:

 

Cioè… folgorazione! Come al solito (e ormai mi sento anche stupida a ribadirlo) è scritto benissimo. Per chi ancora non lo sapesse Luca Tarenzi è un grande scrittore perché ha una capacità di linguaggio e una ricchezza d’espressione che pochi altri posseggono. Inoltre ha scritto una bella storia, avvincente, che ti tiene incollato alle pagine, ma che sa anche divertire, spaventare, commuovere perfino! Un romanzo fa vibrare molte corde di stati d’animo diversi.

Mi è piaciuto moltissimo!!!

 

E ora parliamo di film: Solomon Kane.

 

Il mio nuovo grande amore, la mia nuova grande passione. Un film che ho già voglia di rivedere.

Mi è piaciuto un sacco. Era tanto che non mi entusiasmavo così al cinema. Mi è piaciuto tutto. Io, che di solito sono una critica piuttosto attenta anche ad aspetti tecnici, questa volta non avrei cambiato una virgola.

Mi è piaciuta moltissimo la regia. All’inizio ero piuttosto preoccupata sull’uso del flahback, temevo che potesse diventare invasivo, invece ho trovato che sia stato usato sapientemente e con misura. Mi è piaciuto molto il senso, il ritmo, epico di certe scene, come quella in cui lui finalmente prende la sua decisione, intraprende la sua nuova strada. Mi è piaciuto molto l’uso delle luci, non c’è mai il sole, in certe scene il volto di lui è in parte in luce e in parte in ombra… tutti piccoli accorgimenti che però aiutano a creare un’atmosfera. Mi sono innamorata della colonna sonora. E credo che James Purefoy sia stato BRAVISSIMO!

Già in Roma io lo adoravo. Nella seconda stagione poi credo sia stato un Marco Antonio… shakespeariano. E questa sua maturazione di attore per me ha trovato il giusto spazio con questo film e questo personaggio. Poi penso che il trucco sia stato ottimo nel mostrare anche il cambiamento fisico del protagonista man mano che si avvicinava alla sua redenzione spirituale.

Detto questo, ovvero che come film per me è fatto molto bene!

Penso anche che sia una storia assolutamente nelle mie corde. È quello che piace a me, quello che mi piace scrivere, leggere, vedere. Lacrime, sangue, fango e acciaio. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che l’ambientazione permettesse al personaggio si usa armi molto diverse. Mi è poi piaciuta molto la costruzione del “viaggio dell’eroe” che sorregge la trama, assolutamente perfetta. Insomma… era il mio film. L’ho amato. Voglio rivederlo ancora!!!

DI NUOVO TERRY BROOKS: IL DEMONE

Qualche anno fa mi lanciai nella lettura della saga di Landover; mio primo e unico approccio a Terry Brooks. Non che non mi piacesse, solo che… mmmhhh, ero molto poco convinta e coinvolta.
Però non mi dispiace come scrive Brooks e così ho deciso di lanciarmi nella lettura di qualcosa di completamente diverso: la saga del Demone. Praticamente uno urban fantasy e anche un po’ young adults (mi meraviglio che in Italia non si siano affrettati a ripubblicarlo!).
E devo dire che questo Brooks più urbano e meno schiettamente fantasy (a tratti quasi horror) mi piace un sacco. Insomma, sono entusiasta. È una lettura molto accattivante, che ti tiene incollato alle pagine, la storia è intrigante, il ritmo è davvero in crescendo. Insomma… tutto molto, molto bello… fino a pagina 68.
Cioè, è sempre tutto molto bello e il mio parere su questo romanzo non credo possa cambiare (se non per uno scivolone pazzesco che non credo Brooks possa compiere), però… deja-vù!
In realtà la sensazione di deja-vù l’ho avuta fin da quando la protagonista salva una ragazzina da queste creature chiamate Divoratori. Eh, lì ho cominciato a sentirlo. E quando poi si arriva dare una spiegazione su cosa sono questi Divoratori… Scott Westerfeld e i Diari della Mezzanotte sono riaffiorati piuttosto prepotentemente.
Ora, Il Demone è del 1997. Non mi ricordo di che anno sono I Diari. Quello che è certo è che stiamo parlando di due autori americani che condividono un background culturale.
E il background culturale fa tanto. Volenti o nolenti, è tutto intorno a noi.
Però mi ha colpita molto questa cosa, perché se poi si va a vedere nel dettaglio stiamo parlando di cose diverse, di storie diverse, di idee diverse. Ma è l’immaginario che è condiviso. Cioè, se due autori scrivono di vampiri in modo simile è difficile sorprendersi, perché  una figura che fa parte della storia della letteratura, del folklore, dell’immaginario collettivo di buona parte della cultura occidentale e non solo. Ma l’idea che sta alla base sia de Il Demone, sia dei Diari, e delle creature fantastiche che in essi compaiono è molto particolare.
Mi piacerebbe capire di più. Gli Stati Uniti, che rispetto all’Europa sono un paese piuttosto giovane, hanno però un folklore molto ricco, che attinge anche alla tradizione dei nativi. Per cui mi incuriosisce molto questa cosa, l’idea che comunque si possa ancora lavorare su un background variegato, e non solo su un globalizzato, e che si possano dare interpretazioni diverse di contesti simili.
Mi ha colpita molto, infatti, anche un altro parallelismo tra queste due serie. Sia Brooks che Westerfeld ambientano le loro storie in cittadine della provincia americana. Non parliamo delle grandi metropoli che il mondo, bene o male, conosce tramite il cinema, ma di un’America diversa, forse più personale, anche più particolare e “misteriosa”. Anche Whitley Strieber ne L’Ombra del Gatto ambienta la vicenda, piuttosto diversa da quelle di Brooks a Westerfeld, in una cittadina di provincia che ha delle caratteristiche analoghe a quelle che fanno da sfondo a Il Demone e a I Diari.
Non è un caso, forse, che un testo più “canonico”, come Wolfen, Strieber lo abbia ambientato in una metropoli.
È interessante… è molto interessante. Anche se parliamo sempre di testi con qualche anno (a volte decenni) sulle spalle e non di cose recentissime, di testi e autori piuttosto particolari e non magari di altre loro esperienze più note. Però è interessante…

MODENA FANTASY 2010… THE DAY AFTER

Un “day after” tra il malinconico e l’esaltato. Dopo la sbornia e l’euforia, cala sempre un po’ di tristezza. E la tristezza è quella di aver salutato, a volte per un periodo piuttosto lungo, amici carissimi che sono anche scrittori straordinari.
Io sono stata per due giorni come una bambina al luna-park perché ero insieme veramente a persone che mi sono molto care che stimo e per cui provo affetto prima di tutto come amici e poi anche come autori. Per me quindi è stata un’esperienza bellissima!!! Veramente unica e intensa, prima di tutto dal lato umano e artistico. E per la possibilità che è stata data a tutti noi di partecipare a questa bellissima iniziativa dobbiamo ringraziare Mondolibri, ma soprattutto tre persone in particolare che si sono data molto da fare, due delle quali hanno passato davvero due giorni con la testa, gli occhi e il cuore su ogni dettaglio, momento e persona presente alla manifestazione. Queste persone sono Ernesto Iannucci, Alfonso Zarbo e Mauro Fantini ai quali va ancora il mio ennesimo GRAZIE!
Ma iniziamo dal principio e cominciamo dal viaggio… perché in realtà la giornata di venerdì era partita con il piede sbagliato. Dopo essermi organizzata tutto il piano di viaggio per andare a prendere la Fra (Francesca Resta) e poi proseguire per Modena, mi sono alzata e… l’acqua per la doccia non c’era. Panico!!! Per fortuna la cosa si è risolta in poco tempo, ma mi ha costretta comunque a partire con alcuni minuti di ritardo (e questa cosa della doccia, comunque, segnamocela che tornerà). Autostrada: tutte le disgrazie possibili mi sono capitate, dal traffico al tipo che guida come un bradipo, tutto tranne l’incidente che ho lasciato a Mauro e Alfoso. Almeno quello.
Arriviamo finalmente a Modena e raggiungiamo l’ostello, ma abbiamo uno scatolone e dei pannelli della Fra da trasportare. A piedi era impossibile farcela, ma avevamo l’appoggio dei due baldi giovani… appoggio solo morale, però. Nonostante l’abbandono, io e Francesca, come due vere donne guerriere, ci siamo armate di bicicletta noleggiata e, con un ritardo estremo, siamo arrivate in piazza XX Settembre dove si teneva la manifestazione.
La giornata di venerdì si presentava come abbastanza tranquilla in realtà. Dopo aver salutato Mauro, Alfonso, Giuseppe Pasquali, Alessio Gallerani e Federica Pini che ci è venuta a trovare più volte, conosciuto Thomas Mazzantini, e la sua mamma, Davide Nadalin, e la sua ragazza, i ragazzi di Mondolibri e ritrovato Davide e Valentina (friends from Lupo Rosso), ci siamo accomodati attorno a un paio di stand allestiti e abbiamo iniziato a fare salotto in attesa delle presentazioni. Un caldo atroce, ma chiacchiere splendide. Se non che, ad allietare il nostro pomeriggio, proprio quando abbiamo iniziato a mettere un po’ di musica e a utilizzare il palco per l’apertura ufficiale dell’evento, è comparsa un’esuberante vecchietta che dalla finestra del primo piano ci strillava contro perché eravamo lì… secondo lei a manifestare. Ma questo è uno di quei casi dove la parola scritta non può competere con il linguaggio colorito e le inflessioni dialettali! Che spettacolo!
Quando l’arzilla signora ha chiuso la sua finestra, abbiamo iniziato con le presentazioni… hot, direi, per l’altissima temperatura del soleggiatissimo palco. Nonostante ciò ce la siamo cavata tutti benissimo e soprattutto i nostri due eroi, Mauro e Alfonso, moderatori delle presentazioni che, stoicamente, facevano solo pochi minuti di pausa (ombra) tra un autore e l’altro. Irriducibili, ci hanno presentati tutti meravigliosamente e così abbiamo terminato la nostra prima giornata di Modena Fantasy, allietati anche dalla visita, toccata e fuga, di Cecilia Randall.
La sera, poi, io e Francesca, con Valentina e Davide, siamo andati a mangiare una pizza e abbiamo incontrato un altro amico, Gianni La Corte che il giorno dopo esponeva i romanzi dei suoi autori.
Ma torniamo alle vicissitudine parallele alla fiera. Riapriamo per un attimo il capitolo doccia. Sì, perché la docce dell’ostello dove eravamo ha mietuto più di una vittima. Trenta secondi, trenta, di acqua, poi bisogna rischiacciare, e oltretutto con un getto dotato di un’angolazione del tutto particolare… non adatta ai normali esseri umani. Ragion per cui noi, che avevamo tutti bisogno di una lavata, siamo rimasti piuttosto sconvolti dalla doccia.
Ma nemmeno la doccia ci ha fermati.
E il giorno dopo siamo ripartiti per affrontare una bellissima giornata!
Io ora so che dimenticherò qualcuno, ma giuro continuavo a salutare e fare presentazioni di amici ad amici, perché c’erano davvero tante persone a cui sono legata.
Sabato è arrivata Paola Boni, con il suo Amon; Fabrizio Valenza con il suo volume (finalmente!) La Faida dei Logontras; Marco Davide e sua moglie (simpaticissima anche lei!) che insieme a Thomas Mazzantini hanno “retto” lo stand di Mondolibri con i loro volumi La Trilogia di Lothar Basler e i due volumi di Garmir; Gianni La Corte con Fabio Cicolani e il suo Le Magie di Omnia; tutta la “banda” di Linee Infinite; e poi Gabriella Mariani, Filomena Cecere, Arianna Formentin, Valentina Capaldi, Demetrio Priolo (che è fuggito prima che potessi agguantare un suo romanzo. Ma tanto non mi scappa!), per non parlare di tutto il gruppo degli illustratori che hanno fatto capannello alle nostre spalle. Insomma, eravamo tantissimi ed era bellissimo essere tutti insieme a chiacchierare, scambiarsi opinioni, farsi quattro risate (perché ci siamo divertiti parecchio!) e ascoltare le presentazioni della mattinata anche se dall’ombra dello stand.
Durante la “pausa pranzo”, poi, abbiamo avuto un altro “momento simpatia” grazie al cameriere della piadineria dove siamo andati a mangiare. Come dire? Un mostro di cortesia!
Ma passiamo oltre… sorvoliamo su queste amenità e per rigettarci nel contesto del Modena Fantasy.
Il pomeriggio si presentava, infatti, come ricchissimo: Alan D. Altieri, Cecilia Randall, Luca Tarenzi, Miki Monticelli, Gianandrea Siccardi e Alice Montanaro, oltre agli altri autori già presenti e alla premiazione del contest grafico, occasione grazie alla quale ho incontrato Sara Forlenza l’illustratrice di Ryukoku Monogatari.
Nel frattempo sono arrivati anche Michela e Edoardo di Asengard e devo dire grazie a Michela per la consulenza shopping, perché di non soli libri vivono le donne del fantasy.
Quindi sono continuati gli incontri e le chiacchiere. Quello che, invece, non mi aspettavo e che mi ha colta del tutto impreparata, mettendomi anche in una certa agitazione, è stato l’invito a salire sul palco in due occasioni molto particolari: la prima, insieme a Gianni La Corte e Fabio Cicolani per parlare de Le Magie di Omnia e per presentare il progetto della rivista Fantasy Planet de La Corte Editore, con cui collaboro; la seconda è stata la partecipazione all’incontro con Alan D. Altieri. Ora, capitemi, sul palco c’erano Alfonso che moderava e nomi come Marco Davide, Luca Tarenzi, Cecilia Randall e, appunto, Altieri. Ma secondo voi non avrei dovuto agitarmi??? Io invidio il sangue freddo di Alfonso, ma io ero veramente nervosissima!!!
Però è andata benissimo! È stato molto piacevole e divertente. E poi… dopo Robin Hobb, ho raccolto altre testimonianze del comune sentire attorno al discorso riguardante la morale che era iniziato a Parma durante la presentazione con Giuseppe Pasquali e che ha colpito molto il nostro Alfonso. È molto bello quando sei in sintonia di pensiero con autori molto più grandi di te, vuol dire che forse le tue idee, il modo di vedere le cose, il tuo approccio, non sono sbagliati e che puoi confrontarti su questi temi anche con loro. Insomma… BELLO! (e grazie Mauro!)
Poi, altra cosa, stra-bella è stata la possibilità che ho avuto di chiacchierare con Luca Tarenzi. Lui è un vulcano! Io adoro quello che scrive e come scrive, mi piace il suo pensiero, il suo approccio al fantasy, l’incoraggiamento che c’è nelle sue parole rivolto a tutto il mondo fantasy italiano. Insomma, parlare con lui o ascoltare una sua presentazione è esaltate! Ti mette addosso una carica e un’energia pazzesche! Quindi sono stata veramente veramente felice!
Ma, come tutte le cose belle, anche Modena Fantasy stava ormai volgendo al termine… con le presentazioni di Linee Infinite, Fabrizio, Paola e Gianandrea e Alice, ma alcuni amici purtroppo avevano ormai cominciato a lasciarci, mentre con altri la festa (perché di una festa si è trattato) è proseguita a cena. Una cena altrettanto bella e divertente.
Non so se si riesce a capire quanto bello ed emozionante sia stato per me passare questi due giorni insieme a tutte le persone che ho incontrato e vivere le esperienze che ho vissuto. E tutto questo grazie al sogno di due persone che ci hanno creduto e ci hanno coinvolti con il loro entusiasmo.