Un “day after” tra il malinconico e l’esaltato. Dopo la sbornia e l’euforia, cala sempre un po’ di tristezza. E la tristezza è quella di aver salutato, a volte per un periodo piuttosto lungo, amici carissimi che sono anche scrittori straordinari.
Io sono stata per due giorni come una bambina al luna-park perché ero insieme veramente a persone che mi sono molto care che stimo e per cui provo affetto prima di tutto come amici e poi anche come autori. Per me quindi è stata un’esperienza bellissima!!! Veramente unica e intensa, prima di tutto dal lato umano e artistico. E per la possibilità che è stata data a tutti noi di partecipare a questa bellissima iniziativa dobbiamo ringraziare Mondolibri, ma soprattutto tre persone in particolare che si sono data molto da fare, due delle quali hanno passato davvero due giorni con la testa, gli occhi e il cuore su ogni dettaglio, momento e persona presente alla manifestazione. Queste persone sono Ernesto Iannucci, Alfonso Zarbo e Mauro Fantini ai quali va ancora il mio ennesimo GRAZIE!
Ma iniziamo dal principio e cominciamo dal viaggio… perché in realtà la giornata di venerdì era partita con il piede sbagliato. Dopo essermi organizzata tutto il piano di viaggio per andare a prendere la Fra (Francesca Resta) e poi proseguire per Modena, mi sono alzata e… l’acqua per la doccia non c’era. Panico!!! Per fortuna la cosa si è risolta in poco tempo, ma mi ha costretta comunque a partire con alcuni minuti di ritardo (e questa cosa della doccia, comunque, segnamocela che tornerà). Autostrada: tutte le disgrazie possibili mi sono capitate, dal traffico al tipo che guida come un bradipo, tutto tranne l’incidente che ho lasciato a Mauro e Alfoso. Almeno quello.
Arriviamo finalmente a Modena e raggiungiamo l’ostello, ma abbiamo uno scatolone e dei pannelli della Fra da trasportare. A piedi era impossibile farcela, ma avevamo l’appoggio dei due baldi giovani… appoggio solo morale, però. Nonostante l’abbandono, io e Francesca, come due vere donne guerriere, ci siamo armate di bicicletta noleggiata e, con un ritardo estremo, siamo arrivate in piazza XX Settembre dove si teneva la manifestazione.
La giornata di venerdì si presentava come abbastanza tranquilla in realtà. Dopo aver salutato Mauro, Alfonso, Giuseppe Pasquali, Alessio Gallerani e Federica Pini che ci è venuta a trovare più volte, conosciuto Thomas Mazzantini, e la sua mamma, Davide Nadalin, e la sua ragazza, i ragazzi di Mondolibri e ritrovato Davide e Valentina (friends from Lupo Rosso), ci siamo accomodati attorno a un paio di stand allestiti e abbiamo iniziato a fare salotto in attesa delle presentazioni. Un caldo atroce, ma chiacchiere splendide. Se non che, ad allietare il nostro pomeriggio, proprio quando abbiamo iniziato a mettere un po’ di musica e a utilizzare il palco per l’apertura ufficiale dell’evento, è comparsa un’esuberante vecchietta che dalla finestra del primo piano ci strillava contro perché eravamo lì… secondo lei a manifestare. Ma questo è uno di quei casi dove la parola scritta non può competere con il linguaggio colorito e le inflessioni dialettali! Che spettacolo!
Quando l’arzilla signora ha chiuso la sua finestra, abbiamo iniziato con le presentazioni… hot, direi, per l’altissima temperatura del soleggiatissimo palco. Nonostante ciò ce la siamo cavata tutti benissimo e soprattutto i nostri due eroi, Mauro e Alfonso, moderatori delle presentazioni che, stoicamente, facevano solo pochi minuti di pausa (ombra) tra un autore e l’altro. Irriducibili, ci hanno presentati tutti meravigliosamente e così abbiamo terminato la nostra prima giornata di Modena Fantasy, allietati anche dalla visita, toccata e fuga, di Cecilia Randall.
La sera, poi, io e Francesca, con Valentina e Davide, siamo andati a mangiare una pizza e abbiamo incontrato un altro amico, Gianni La Corte che il giorno dopo esponeva i romanzi dei suoi autori.
Ma torniamo alle vicissitudine parallele alla fiera. Riapriamo per un attimo il capitolo doccia. Sì, perché la docce dell’ostello dove eravamo ha mietuto più di una vittima. Trenta secondi, trenta, di acqua, poi bisogna rischiacciare, e oltretutto con un getto dotato di un’angolazione del tutto particolare… non adatta ai normali esseri umani. Ragion per cui noi, che avevamo tutti bisogno di una lavata, siamo rimasti piuttosto sconvolti dalla doccia.
Ma nemmeno la doccia ci ha fermati.
E il giorno dopo siamo ripartiti per affrontare una bellissima giornata!
Io ora so che dimenticherò qualcuno, ma giuro continuavo a salutare e fare presentazioni di amici ad amici, perché c’erano davvero tante persone a cui sono legata.
Sabato è arrivata Paola Boni, con il suo Amon; Fabrizio Valenza con il suo volume (finalmente!) La Faida dei Logontras; Marco Davide e sua moglie (simpaticissima anche lei!) che insieme a Thomas Mazzantini hanno “retto” lo stand di Mondolibri con i loro volumi La Trilogia di Lothar Basler e i due volumi di Garmir; Gianni La Corte con Fabio Cicolani e il suo Le Magie di Omnia; tutta la “banda” di Linee Infinite; e poi Gabriella Mariani, Filomena Cecere, Arianna Formentin, Valentina Capaldi, Demetrio Priolo (che è fuggito prima che potessi agguantare un suo romanzo. Ma tanto non mi scappa!), per non parlare di tutto il gruppo degli illustratori che hanno fatto capannello alle nostre spalle. Insomma, eravamo tantissimi ed era bellissimo essere tutti insieme a chiacchierare, scambiarsi opinioni, farsi quattro risate (perché ci siamo divertiti parecchio!) e ascoltare le presentazioni della mattinata anche se dall’ombra dello stand.
Durante la “pausa pranzo”, poi, abbiamo avuto un altro “momento simpatia” grazie al cameriere della piadineria dove siamo andati a mangiare. Come dire? Un mostro di cortesia!
Ma passiamo oltre… sorvoliamo su queste amenità e per rigettarci nel contesto del Modena Fantasy.
Il pomeriggio si presentava, infatti, come ricchissimo: Alan D. Altieri, Cecilia Randall, Luca Tarenzi, Miki Monticelli, Gianandrea Siccardi e Alice Montanaro, oltre agli altri autori già presenti e alla premiazione del contest grafico, occasione grazie alla quale ho incontrato Sara Forlenza l’illustratrice di Ryukoku Monogatari.
Nel frattempo sono arrivati anche Michela e Edoardo di Asengard e devo dire grazie a Michela per la consulenza shopping, perché di non soli libri vivono le donne del fantasy.
Quindi sono continuati gli incontri e le chiacchiere. Quello che, invece, non mi aspettavo e che mi ha colta del tutto impreparata, mettendomi anche in una certa agitazione, è stato l’invito a salire sul palco in due occasioni molto particolari: la prima, insieme a Gianni La Corte e Fabio Cicolani per parlare de Le Magie di Omnia e per presentare il progetto della rivista Fantasy Planet de La Corte Editore, con cui collaboro; la seconda è stata la partecipazione all’incontro con Alan D. Altieri. Ora, capitemi, sul palco c’erano Alfonso che moderava e nomi come Marco Davide, Luca Tarenzi, Cecilia Randall e, appunto, Altieri. Ma secondo voi non avrei dovuto agitarmi??? Io invidio il sangue freddo di Alfonso, ma io ero veramente nervosissima!!!
Però è andata benissimo! È stato molto piacevole e divertente. E poi… dopo Robin Hobb, ho raccolto altre testimonianze del comune sentire attorno al discorso riguardante la morale che era iniziato a Parma durante la presentazione con Giuseppe Pasquali e che ha colpito molto il nostro Alfonso. È molto bello quando sei in sintonia di pensiero con autori molto più grandi di te, vuol dire che forse le tue idee, il modo di vedere le cose, il tuo approccio, non sono sbagliati e che puoi confrontarti su questi temi anche con loro. Insomma… BELLO! (e grazie Mauro!)
Poi, altra cosa, stra-bella è stata la possibilità che ho avuto di chiacchierare con Luca Tarenzi. Lui è un vulcano! Io adoro quello che scrive e come scrive, mi piace il suo pensiero, il suo approccio al fantasy, l’incoraggiamento che c’è nelle sue parole rivolto a tutto il mondo fantasy italiano. Insomma, parlare con lui o ascoltare una sua presentazione è esaltate! Ti mette addosso una carica e un’energia pazzesche! Quindi sono stata veramente veramente felice!
Ma, come tutte le cose belle, anche Modena Fantasy stava ormai volgendo al termine… con le presentazioni di Linee Infinite, Fabrizio, Paola e Gianandrea e Alice, ma alcuni amici purtroppo avevano ormai cominciato a lasciarci, mentre con altri la festa (perché di una festa si è trattato) è proseguita a cena. Una cena altrettanto bella e divertente.
Non so se si riesce a capire quanto bello ed emozionante sia stato per me passare questi due giorni insieme a tutte le persone che ho incontrato e vivere le esperienze che ho vissuto. E tutto questo grazie al sogno di due persone che ci hanno creduto e ci hanno coinvolti con il loro entusiasmo.