Finalmente, vede la luce l'eBook di Yurutsuki, l'antologia di fantasy
orientale curata da WritersDream. Presto – il 15 ottobre – sarà affiancata dalla
copia cartacea (anche se i vincitori la riceveranno a casa nelle prossime settimane).
L'eBook costa solo 1,99€ ed è di 203 pagine, in formato ePub. Potete
acquistarlo cliccando qui:
http://www.bookaholic.net/2011/09/yurutsuki-ebook/
L’antologia che raccoglie gli otto racconti vincitori del concorso Yurutsuki, indetto da Writer’s Dream. Otto racconti straordinari ed emozionanti, che puoi conoscere in anteprima attraverso le recensioni sul blog di Writer’s Dream.
Contiene ben tre miei racconti:
Okutsu Hime
Quando le antiche credenze prendono il sopravvento, quando un amore ritenuto impossibile cerca di nascere dalle ceneri di un vecchio patto con un dio oscuro, quando un giovane reietto sfodera un coraggio che nessuno ha mai dimostrato ecco che nasce Okutsu Hime. In questo racconto, Francesca Angelinelli, unisce elementi fantastici e vecchie tradizioni di un popolo del mare per crearne uno stupefacente racconto dai risvolti tragici ma dal finale dolce e speranzoso, che lascia intravedere la voglia di creare una nuova era rimanendo fedele alle tradizioni e alle credenze che hanno reso speciale il popolo nipponico. Mentre gli uomini del mare si accingono a mantenere il patto con il loro dio e un uomo farà di tutto per impedirlo, per salvare e far felice la donna che ama, lo stile dettagliato e allo stesso tempo veloce della Angelinelli ci permette di infiltrarci in incognito in questo magico racconto, per vederlo terminare come se fossimo tra le file dei protagonisti, o direttamente fra le onde del mare.
“L’uomo suonò le ultime note acutissime, simili a un richiamo triste e accorato, poi tutto si placò, cadde un profondo silenzio e io, sopraffatto a mia volta, trattenni il respiro insieme al popolo di Hekura.”
O-bon
L’O-bon è una ricorrenza giapponese che si svolge tra il 13 e il 16 agosto. Viene anche chiamata “Festa delle Lanterne” ed è un’antica celebrazione Buddista in onore dei defunti.L’O-bon è anche la festa che fa da sfondo a un altro splendido racconto di Francesca Angelinelli. Condito da una vendetta senza tempo, da un ronin dall’aspetto duro e dilaniato dalla perdita della sua famiglia ma con il preciso intento di tenere fede alla promessa fatta al suo signore, la Angelinelli ci catapulta in un mondo magico ma tutt’altro che tranquillo. Mentre con pazienza il protagonista aspetta di potersi ricongiungere ai suoi cari, i lettori sono risucchiati da una narrazione veloce e incalzante che fino all’ultimo tiene tutti con il fiato sospeso. Tenendo i lettori sul filo del rasoio fino all’ultimo, Francesca Angelinelli scrive un finale che sarà talmente sorprendente da lasciare tutti a bocca aperta dallo stupore e la gola secca per la commozione mentre, ancora una volta, la mattina dopo la festa dell’O-bon ricomincia.
“Nella notte in cui i defunti tornano sulla terra, la nobile Himegimi era forse giunta nel luogo del suo trapasso con un infernale corteo? Saburo era deciso a scoprirlo e, senza indugiare oltre, mosse il primo passo oltre la soglia del regno dei morti.”
Rami Secchi
Con la sua terza opera in questa antologia, Francesca Angelinelli invita se stessa e i lettori a esorcizzare la paura della morte, con un racconto più calmo rispetto ai precedenti già presentati. Mentre i protagonisti proseguono percorrendo un lento cammino verso l’inevitabile, il tema delicato del trapasso viene affrontato con una dolcezza che rende l’opera quasi irreale e che, nel finale intuibile fin dal principio ma non per questo meno bello e apprezzabile, provoca un senso di abbandono profondo nel lettore, una volta che giunge la parola fine. La neve, unica testimone di molte ingiustizie in questo percorso, scende copiosa dal cielo coprendo chi come la Nonna decide di lasciarsi alle spalle una vita proficua e una famiglia adorata. Quando il lettore scende dalla montagna accompagnato dal protagonista, la Angelinelli ci fa capire come la vita sia breve e meravigliosa allo stesso tempo, di come molte cose verranno lasciate incompiute qualunque cosa si faccia per terminarle e di come bisogna andare incontro con un sorriso alla Vecchia Signora, ricordandosi dei tanti anni passati in mezzo alla gente e alle persone che si amano. Come accaduto in questo racconto.
“Aveva settantanove anni e presto ne avrebbe compiuti ottanta. Era un grande traguardo per la gente delle montagne. Gente solida, coriacea, ma afflitta da una natura ostile: inverni gelidi, inondazioni, raccolti scarsi. Molti al villaggio però cominciavano a parlare alle spalle della Nonna. La chiamavano demone o strega. Forse per via del suo aspetto.”