Ultimamente sto leggendo molto e scrivendo pochissimo (quasi per niente). La verità è che mi sono di nuovo piantata con Miriam&Omar. C’è come un muro tra me e loro, e la storia ne risente. Vorrei davvero finire il loro romanzo per Gennaio 2009, ma temo che resterà per l’ennesima volta nel limbo. Non so come uscire dal pasticcio in cui li ho inguaiati e non riesco a sentirli. Quel romanzo è nato male, fa schifo e a volte penso davvero che forse non valga la pena finirlo.
Oltre a ciò… beh, c’è da dire che mi sono lasciata convincere a dar retta ad alcuni personaggi “nuovi” e così ho iniziato a prendere appunti e a farmi domande. La fase di creazione e scoperta dei personaggi è sempre quella che mi piace di più e così mi sono lasciata un tantino trasportare. Del resto con questi “nuovi mostri” ho sentito subito una forte empatia, so quello che provano e intuisco abbastanza facilmente come è stata la loro vita prima dell’inizio della trama stessa. Mi affascinano e li sento, li riesco a vivere. Tutti, cattivi compresi, il che è un grande passo avanti per me.
Non vorrei iniziare a scrivere, perché mi sentirei in colpa nei confronti di Dani&Andrej, ad esempio, e delle altre storie in sospeso, ma devo ammettere di essere molto tentata.
Sembra che io lo faccia apposta a iniziare Miriam e poi perdermi dietro altre cose: la prima volta mi persi dietro a Danika, prima, e LCB, poi, adesso… adesso dietro a LCB/2.
Per scrivere di Dani&Andrej mi serve lo spirito adatto e, spt, devo ancora capire come far esplodere tutto. Ma spt la storia di Dani merita e necessita di un’attenzione diversa e di profonde riflessioni. Non la posso scrivere e basta! La storia di Dani va vissuta, per questo sono ancora in dubbio su come agire una volta che avrò scritto cap24. Dani, insomma, necessita di un po’ di depressione artistica, della depressione dello scrittore. E io adesso sono “troppo serena” per scrivere di Dani.
Ma iniziare LCB/2 mi sembra davvero facile. Sento la voglia di documentarmi e preparare la trama, di investigare sulle vicende dei miei personaggi (che non è che siano proprio felicissime, come sempre). Insomma, mi entusiasmo pensando a questa nuova storia.
Invece Miriam… lo ammetto, è diventata un po’ un peso. Mi piace quello che ho scritto fin ora, nonostante tutto, però non sento un grande slancio per cercare di disincagliarmi dal punto in cui mi sono arenata.
In LCB/2 mi intriga molto anche l’ambientazione che ho scelto, benché ponga delle difficoltà non indifferenti. Però mi sento motivata. E anche le vicende emotive dei personaggi, per ora solo riferite al loro passato mi toccano e mi incuriosiscono.
Beh, dopo questa lode del fatto che la mia nuova creatura mi spinga iniziare l’ennesima scalata, devo anche dire che prima di mettermi a scrivere anche solo una riga su La Dama Scarlatta dovrò studiare parecchio. E in realtà mi sono già fatta una bibliografia. Inoltre ho trovato alcuni romanzi che potrebbero aiutarmi ad appropriarmi di certe atmosfere.
Motivo per cui dovrei darmi una mossa coi libri che ho preso in biblioteca. Per questo mi alzo al mattino molto presto e vado a letto la notte molto tardi, per riuscire a finire un romanzo al giorno. Tuttavia anche dal punto di vista delle letture dovrò modificare il tiro: volevo leggere qualche best sellers, nuove uscite e continuare la mia caccia agli autori italiani di fantasy, leggere classici e mettere piede nella narrativa di vampiri (visto che starei per mettermi a scrivere la mia seconda storia che vede dei vampiri tra i personaggi e pensavo fosse venuto il momento di capire cosa si scrive in giro a riguardo). Invece tutto bloccato: niente più libri sui vampiri fino a che non avrò finito LCB/2 per non essere influenzata. Aver scritto LBC/1 senza sapere nulla del genere mi ha permesso di fare quel che volevo senza pormi troppi problemi. Quelli sono venuti dopo, quando ho iniziato a leggiucchiare qualche classico del genere e ho capito di essermi naturalmente inserita nel solco della tradizione. Poi dovrò rimandare ancora la lettura di numerosi fantasy italiani che attendono sul mio comodino e anche di alcune nuove uscite (che volevo leggere per dovere di cronaca). Sì, invece, ai classici, anche se selezionati… eh, eh… ho qualche bel titolo istruttivo in mente.
Alla fine temo che abbandonerò (forse solo momentaneamente Miriam) per dedicarmi a Sara.
È vero che ho moltissime storie già abbozzate, ma tante di esse non sono che embrioni che aspettano il momento giusto per crescere e nascere. Sono nella mia testolina e tra i miei appunti, quando ne sentirò il richiamo lo asseconderò. Adesso è La Dama Scarlatta che mi chiama e forse è il caso che risponda. Sento di doverlo fare.
E vediamo di spendere due paroline due su LCB/2: come aveva annunciato non sarà il seguito di LCB, niente robe con “i figli di…” e nemmeno apparizioni dei personaggi che fanno parte di LCB/1. Certo, ci saranno alcuni accenni, com’è naturale, ma LCB/2: La Dama Scarlatta sarà una storia del tutto indipendente. È la storia di Sara, che non è più (come nella primissima versione) la figlia di Etienne, ma un membro molto giovane della Congrega che ha alle spalle una sua vicenda e che sarà legata a una serie di personaggi altrettanto intriganti. Sarà ambientata nel 1895 nella Londra Vittoriana, anche se in realtà la vicenda di Sara ha inizio a Parigi tra i quartieri di Pigalle e Montmartre.